Filo Blu, Visione Verde
Intervista con Alberto Candiani, Amministratore Delegato della Candiani Denim S.p.A.
Da oltre 85 anni, Candiani Denim in Italia è un punto di riferimento nella produzione di denim di alta qualità. Come impresa familiare di quarta generazione, Candiani combina abilità artigianali con approcci innovativi per tessuti sostenibili. L'amministratore delegato Alberto Candiani parla con Wirtschaftsforum delle evoluzioni e delle sfide del settore, nonché del futuro del mercato del denim.
Wirtschaftsforum: Signor Candiani, come si è sviluppata la sua azienda dalle origini ad oggi?
Alberto Candiani: Candiani è stata fondata nel 1938 dal mio trisnonno Luigi Candiani a Robecchetto, producendo inizialmente tessuti per abbigliamento da lavoro. Negli anni '60, mio nonno Primo Candiani ha riconosciuto il potenziale di mercato e costruito una fabbrica più grande e verticalmente integrata alla periferia della città, con tessitura, filatura, tintoria e finitura. Negli anni '70 iniziò la produzione di denim, ispirato dalla sua passione per la tintura di indaco. Questo segmento divenne rapidamente l'attività principale. Oggi siamo leader nella produzione di denim sostenibile ed esportiamo il 90% dei nostri prodotti, principalmente negli USA, in Germania e in altri paesi europei.
Wirtschaftsforum: La sostenibilità è molto importante per Candiani. Come influisce sulla vostra produzione e cultura aziendale?
Alberto Candiani: Dalla fondazione del Parco del Ticino negli anni '70, dobbiamo rispettare severe normative ambientali. Questo ci ha spinto a concentrarci presto su efficienza e conservazione delle risorse. La sostenibilità non è solo uno slogan, ma parte del nostro DNA. Sviluppiamo costantemente tecnologie innovative per produrre in modo più rispettoso dell'ambiente. Un esempio è il nostro denim biostretch 'Coreva', che utilizza gomma naturale al posto di fibre sintetiche. Questa tecnologia rende il tessuto completamente biodegradabile e riciclabile. Il nostro obiettivo è ridurre continuamente l'impronta ecologica dell'intera catena produttiva, garantendo al contempo la massima qualità. Inoltre, manteniamo un forte legame con la nostra località – molti dei nostri dipendenti fanno parte della famiglia Candiani da generazioni.
Wirtschaftsforum: Come sta influenzando la crisi globale attuale la vostra azienda?
Alberto Candiani: La crisi energetica del 2022 è stata una delle maggiori sfide della nostra storia. I nostri costi energetici sono aumentati di cinque volte in breve tempo. Per un'azienda come la nostra, che dipende da costi operativi stabili, è stato un taglio massiccio. Le bollette di elettricità e gas sono salite al 31% del fatturato, precedentemente erano solo del 6-7%. Grazie alla nostra solida struttura finanziaria, capacità di innovazione e orientamento sostenibile, siamo riusciti a resistere. Oggi siamo stabilmente posizionati e guardiamo al futuro con ottimismo, nonostante le continue incertezze geopolitiche.
Wirtschaftsforum: Quali mercati sono particolarmente importanti per Candiani e come vede lo sviluppo internazionale?
Alberto Candiani: Il mercato statunitense è fondamentale per noi e rappresenta più del 30% del nostro fatturato. La Germania segue con circa il 10%, sebbene la quota di mercato sia leggermente diminuita negli ultimi anni. Anche Scandinavia, Benelux e Francia sono mercati di vendita importanti per noi. In Italia il nostro market share rimane relativamente piccolo, al 10%, nonostante il marchio Made in Italy sia un forte argomento a livello mondiale. Lavoriamo continuamente per penetrare nuovi mercati, come ad esempio quello del lontano Oriente. La nostra strategia è quella di costruire relazioni a lungo termine con i nostri clienti e di espandere ulteriormente la nostra posizione come fornitore premium di denim sostenibile.
Wirtschaftsforum: Quali visioni ha per i prossimi anni?
Alberto Candiani: Stabilità e sviluppo continuo sono i nostri obiettivi principali. Negli ultimi anni abbiamo superato molte crisi – dalla pandemia alla crisi energetica fino alle tensioni geopolitiche. La nostra visione è quella di rimanere un'azienda stabile e innovativa, che punti su tecnologie sostenibili. Questo include progetti come l'agricoltura rigenerativa per il cotone e materiali biodegradabili. Vogliamo aumentare la quota dei nostri prodotti sostenibili e sviluppare nuove tecnologie che siano sensate sia ecologicamente che economicamente. Se la situazione geopolitica si stabilizza, vediamo il 2025 come un anno di crescita e opportunità.
Wirtschaftsforum: Cosa la motiva personalmente a spingere avanti la sua azienda ogni giorno?
Alberto Candiani: La mia passione per il denim e la storia della nostra famiglia sono le mie principali motivazioni. Sono orgoglioso di far parte di un'azienda che ha resistito per quattro generazioni e continua a produrre innovazioni. Sono particolarmente entusiasta della sfida di sviluppare nuove soluzioni sostenibili e di creare un prodotto che è riconosciuto in tutto il mondo. Il pensiero che il nostro denim sia indossato in milioni di jeans in tutto il mondo mi dà energia ogni giorno e mi motiva a continuare a contribuire positivamente all'industria della moda e all'ambiente.